Brian Michael Bendis parla sul portale CBR del suo approccio a Superman, di quello che gli aspetta, quanto sia importante Clark Kent e, soprattutto, dei personaggi del suo mondo.
Ho fatto quella nota a me stesso per Wolverine, e poi quando sono arrivato a Washington, ho fatto la stessa cosa per Superman. Cosa è stato escluso? Ho passato tutto e c’erano alcuni elementi che avevo già notato. Uno grande era che rispetto ai suoi pari come Peter Parker o Bruce Wayne, Clark non ha la stessa galleria di villain. Non è neanche lontanamente così dettagliata. Ho avuto lo stesso problema anche con Iron Man. Quindi nel numero #1 avrei aggiunto dei villain – e personaggi che avrebbero scavato in profondità nelle ferite di Clark Kent. Volevo qualcuno che lo potesse raggiungere o che potesse batterlo fisicamente. E così ho pensato a tutto questo e ho iniziato a sviluppare alcuni personaggi. Come avete visto in Action Comics #1000 c’è il primo, ma ce ne sono altri in DC Nation #0, di cui non riveleremo nemmeno l’identità. Sarà un vero mistero.
Ma tornando a quello che ho detto su Wolverine, non importa quale trama di Superman io abbia visto, Lex Luthor era in qualche modo coinvolto. Ogni singola grande trama – anche se non era una trama di Lex – nel penultimo numero arrivava Lex Luthor. Quindi pensai: “Facciamo alcune storie che non coinvolgano sempre Lex.” Ho deciso che mi prenderò una pausa da lui. Per coloro che amano Lex Luthor, sarà al centro della serie Justice League – potrete quindi godervelo su quella serie. Nel frattempo, io voglio mettere alla prova Superman in maniere nuove e con personaggi nuovi. E, prima o poi, quando sarà l’ora di far tornare Lex, ecco che lo rivedrete. Ma a volte è una tale spada di Damocle che gli autori si sentono quasi obbligati a includerlo.”
“Il mio lavoro è arrivare al cuore di un personaggio e raccontare la storia più sincera possibile, che sia divertente ed entusiasmante, che valga i vostri soldi. La cosa interessante è che il funzionamento delle storie di Marvel e DC è molto diverso. Entrambe hanno pregi e difetti e, alla loro luce, i fan vedono i personaggi dell’una e dell’altra in modo diverso. Almeno secondo la mia esperienza, sembra che la DC abbia investito nell’icona e nel simbolo del personaggio di Superman più che sulla persona che gli sta dietro. Questo nonostante abbia investito molto su Clark. Sarebbe scorretto dire di no, ma il fatto è che l’icona è enorme. Alla Marvel è diverso. E, sia chiaro, sto generalizzando moltissimo. Però è vero che alla Marvel si è spinti a scavare nel cuore del personaggio, è vero che si è portati a dire “povero Peter Parker”, mentre nessuno pensa mai “povero Clark Kent”. Tranne me.
Per quanto sia grande e per quante cosa possa fare, c’è molto che non può ottenere nella vita. Il che lo rende un personaggio con cui immedesimarsi. Quindi, sto per fare tesoro di un po’ del mio addestramento Marvel per applicarlo alla DC, ma non a discapito di quel che la DC è al suo nucleo. Ma, quando ho iniziato a partecipare alle riunioni in DC, ho notato che ad ogni incontro mi sono sempre riferito al personaggio come a Clark. Come si sentirebbe Clark? Cosa farebbe Clark? Gli editor di Superman mi guardavano stupiti, dopo un po’, come se gli avessero ricordato che ha un nome, anche se nessuno lo usa. Bisogna che li chiamiamo Clark e Bruce, non solo Batman e Superman. Dobbiamo assicurarci che sia dato anche ai loro personaggi quel che meritano. Il che non significa che non sia stato fatto molto per Clark dagli sceneggiatori che mi hanno preceduto, solo che, a mio modo di vedere, bisogna fare qualche aggiustamento.”
Fonte: CBR
DC Comics: Bendis si concentrerà più su Clark che su Superman è di MangaForever.net